ragionamenti   

        Commento al post dell' iscritto al m5stelle

                    Renato Bruno


Non era, assolutamente nelle mie intenzioni di fare questa riflessione e questa annotazione, che è sorta solo, allorquando sono entrato in rete e per caso, ho visto il post di Renato Bruno, che è comparso nella mia pagina Facebook.

Devo dire anche è perché, visto che sono una semplice persona che ha un modesto lavoro a cui deve dare conto, non ho il tempo per analizzare tutto quello che succede è, quindi, anche di analizzare questo caso particolare.

A quel punto, ho pensato: ma, adesso, con tutto quello che c'è da fare anche a questa faccenda devo pensare ?

Però poi mi sono detto, va bene, visto che rifletto un po su tutto quello che mi si presenta, vediamo cosa mi viene in mente e come la penso in questo caso.

Da quel poco che sono riuscito a capire, secondo me, sia

le espressioni di Renato Bruno, che quelle di Paolo Mallamaci sono coerenti.

In questi casi il m5stelle sta sbagliando.

Il punto è capire chi prende queste decisioni e fa queste barzellette.

A mio avviso, sul caso Cancelleri sono d'accordo con voi, perché con tutti gli attivisti validi e preparati che ci sono nel movimento a che cosa e a chi e servita questa iniziativa di spostare un consigliere regionale della Sicilia a fare il viceministro ?

Anche è perché, è normale pensare, che, sopratutto nelle condizioni di arretratezza in cui ci troviamo, anche in Sicilia c'è molto da fare e ci sono molte soluzioni da trovare, sviluppare e realizzare.

Ma poi la cosa importante è che, per un iscritto che già ha un impegno importante non è sconveniente occupare altri spazi importanti ?

Infatti, in questo modo si ostacolano altre persone che vogliono realizzarsi e contribuire al cambiamento.

E' logico pensare che così non può funzionare, semplicemente, perché ci sono anche altri individui abili e idonei nel movimento.

Questi individui sono soggetti capaci e con ulteriori altre proposte, quindi quello che è accaduto mostra un atteggiamento e un comportamento inadeguato, che dimostra la mancanza del senso di misura, poiché è incoerente che qualcuno possa accedere a tanti ruoli nel m5stelle e qualcun altro a nessuno.

In tale maniera rischia di manifestarsi un vecchio fenomeno anche nel movimento5stelle, cioè il favoritismo o l'arrocca poltrone, che significa letteralmente mettere al riparo qualcosa o qualcuno. - Domanda : c'è bisogno di fare questo ?

Penso che la questione, quindi, non sia sui titoli o sulle competenze, ma sul fatto che ci sono più di centomila attivisti, nel m5stelle e in questo modo si da spazio solo a pochi individui. Un movimento che si definisce post ideologico e poi fa la stessa cosa che hanno fatto gli altri e cioè la concentrazione delle cariche lasciando fuori tante altre brave persone, non é ne post ideologico, ne tantomeno innovativo.

Il post ideologismo è l'innovazione si confermano con i fatti, altrimenti sono tutte chiacchere e balle, è allora non si può criticare un atteggiamento come quello di Salvini, di Renzi o della Meloni, che nel movimento viene considerano scorretto o inadeguato, solo perché si pensa che questi siano attaccati a mille poltrone, se nel m5stelle si fanno le stesse cose.

Penso che il tuo discorso è coerente Renato e anche il tuo Paolo. Mi riferisco a Renato Bruno e a Paolo Mallamaci. Tullio Laino penso che le osservazioni di Renato e di Paolo hanno importanza se si vuole veramente cambiare, altrimenti anche nel movimento si rischiano di commettere scorrettezze e non ci sarà ne evoluzione ne cambiamento.

Ma quali non mandati elettivi !?

Se vogliamo discutere di balle, potrei anche farlo, per tenervi compagnia, se ne avete bisogno.

Ma qui stiamo parlando del fatto che se un iscritto al m5stelle ha già un impegno ( in questo caso ricopre il ruolo di consigliere regionale in Sicilia), che si è assunto di sua propria volontà e poi ci sono altri centomila iscritti che aspettano di fare qualcosa, penso che in situazioni normali si dovrebbe dare la possibilità di impegnarsi e manifestarsi anche agli altri ?

A meno che non accettiamo il fatto che tra questi centomila non c'è ne uno capace di ricoprire bene questo ruolo.

A questo punto, però, pur prendendo in considerazione questa deludente realtà che esiste nel movimento5 stelle e cioè che dispone solo di poche persone capaci e tra questi non rientrano neanche i 330 e dispari parlamentari, ne tantomeno gli altri centomila attivisti, ognuno di noi semplici iscritti si può legittimamente fare la riflessione che, forse, nel nostro gruppo hanno aderito solo gli incapaci.

Non possiamo non pensare a questo punto, che siamo ridotti veramente così male da essere costretti a distogliere un consigliere regionale dalla Sicilia e portarlo a fare il viceministro, sottraendo così a questa regione un'intelligenza e una risorsa.

Ora tutti noi che abbiamo fatto attivismo nel movimento, però, sappiamo che questo non è vero, perché esistono anche tante altre persone (femmine e maschi) molto capaci tra gli iscritti, semplicemente perché chi tra di noi è stato attento, ha ascoltato, ha osservato e lo ha, anche e sicuramente, compreso molto bene.

La domanda che io mi pongo a questo punto è, se quello che noi chiaramente comprendiamo, lo comprendono altrettanto bene anche i dirigenti del m5stelle, e cioè che nella decisione intrapresa e praticata si sono mostrati estremamente superficiali e sbragati.

Da questi fatti accaduti sembra di no, perché non hanno avuto la minima decenza di pensare alle implicazioni di tali decisioni, prefigurandosi, di fatto, in tale modo un comportamento indecente e lesivo nei confronti del diritto a manifestarsi, anche, degli altri iscritti, <<tenendo letteralmente un atteggiamento a mo di proprietà personale>> con chiara volontà di esclusione di tutti gli altri esponenti, sia attivisti, che parlamentari.

settembre 2019

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Stamati Domenico Basile